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Il Geoportale della Cultura Alimentare fa tappa a Lecce

Auditorium Museo Castromediano di Lecce
10 settembre 2021

Venerdì 10 settembre presso il Museo Castromediano di Lecce, il più antico museo pubblico della Puglia, è stato celebrato il Patrimonio Immateriale legato alla cultura alimentare di questa regione straordinaria. E se il Salento, tra vitigni di qualità e ulivi secolari, è uno di quei territori che fonda buona parte della propria identità sull’unicità della sua cultura enogastronomica, Lecce ne rappresenta la punta di diamante, in una Regione fatta di passione, gusto, e tradizione: la Puglia.

La conferenza si è svolta presso l’Auditorium del Museo e si inserisce nel percorso multidisciplinare tracciato dal Geoportale della Cultura Alimentare in partnership con l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura (MIC) e la Regione Puglia, e finanziato dal PON Cultura e Sviluppo (Programma Operativo Nazionale).

Un’unica mission condivisa: la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico demoetnoantropologico, attraverso il mantenimento e la valorizzazione delle tradizioni e del saper fare territoriale delle diverse regioni italiane.

Luigi De Luca, Dirigente Cooperazione Territoriale Europea - Poli Biblio Museali ha aperto la conferenza con i ringraziamenti ufficiali a tutte le personalità che hanno contribuito e reso possibile il primo incontro, uniti dall’impegno per la valorizzazione del patrimonio immateriale della Regione Puglia.

Loredana Capone, Presidente del Consiglio Regionale, con il suo contributo ha ricordato che ogni progetto non parte dalla teoria, ma dalle persone. In questo senso, il Geoportale ha il merito di far comprendere il potere della comunità, della condivisione e collettività.

Il Geoportale è un progetto della comunità.

E proprio sull’importanza della comunità ha testimoniato Silvana Errico, Sindaca di San Vito dei Normanni, Presidente della Consulta Regionale degli Ecomusei, che ha introdotto l’Ecomuseo.

L’Ecomuseo ha bisogno del paesaggio e della comunità; è il luogo delle persone e dove le persone portano le loro speciali e preziose collezioni da tutelare: la storia, la memoria, la cultura, i saperi e i mestieri. In questa accezione, il Geoportale è lo strumento per far conoscere il potenziale di un territorio. A far eco, l’intervento di Francesco Baratti, Coordinatore degli Ecomusei Pugliesi, che ha ribadito l’importanza degli Ecomusei quale occasione per le piccole e tantissime comunità della Puglia di rendere visibile e tramandabile la loro eredità immateriale.

L’intervento di Paolo Foresio, Assessore al Turismo, intervenuto in rappresentanza di Carlo Salvemini, Sindaco Città di Lecce, ha posto invece l’accento sull’importanza dell’impegno della comunità sul tema della cultura ed educazione alimentare. La lotta allo spreco, la diffusione di una dieta equilibrata e il concetto di sostenibilità alimentare, sono valori che devono fare parte dell’istruzione e dei programmi scolastici per penetrare nel tessuto della cultura comune.

Concetti argomentati e ribaditi dall’intervento di Alberto Passet, Delegato alla Sostenibilità del Rettore dell’Università del Salento, cui si sono aggiunte le preziose parole di Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, che ha posto l’attenzione sul modello di economia circolare, ricordando a tutti che, con sostenibilità, non si intende solo riduzione dello spreco e riciclo dei prodotti, ma anche recupero, valorizzazione delle tradizioni e delle memorie, e re-intepretazione delle stesse in chiave moderna.

Con l’intervento di Leandro Ventura, Direttore Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale si è entrati nel vivo della conferenza. Prendendo spunto da una ricca panoramica degli ultimi progetti implementati dall’Istituto, il Prof. Ventura ha messo in evidenza il filo conduttore di tutto il progetto, ossia la volontà di costruire e diffondere una nuova consapevolezza sull’importanza della tutela e valorizzazione del Patrimonio Immateriale in qualità di memoria collettiva identificativa di ogni territorio.

Angelo Boscarino, Ceo BIA - Beni Immateriali e Archivistici, ha sottolineato e rinnovato il messaggio e descritto il Geoportale della Cultura Alimentare come uno strumento che mira a raccogliere le eccellenze dei saperi legati ai sapori italiani; una risorsa al servizio del territorio, un contenitore virtuale cui accedere in maniera semplice, intuitiva e interattiva.

"Il valore dei territori è dato dal loro patrimonio immateriale, del saper fare, del pensiero creativo, del capitale umano che ha permesso la sua creazione e sviluppo. Tale eredità, frutto dell'interazione tra le persone all'interno della comunità, va preservato e tramandato: in questo senso, lo storytelling ha un ruolo decisivo."

Dalle sue origini ai prossimi sviluppi, Boscarino ha raccontato il nuovo layout grafico, più intuitivo e facilmente consultabile, i nuovi canali di comunicazione digitali, tra social e strumenti di interazione, per valorizzare la mole di materiale già presente e introdurne di nuovo. Centrale e strategico lo speciale format della Micro-narrazione (sviluppato in collaborazione con l’Università di Pollenzo), lo strumento che si impegna a sintetizzare le valenze multidisciplinari del patrimonio immateriale, un video di storytelling digitale in cui convivono le tre anime di ogni patrimonio: gastronomia, territorio e comunità.

Il rinnovo della Call for Partnership come strumento primario di coinvolgimento di tutti i territori e i suoi stakeholder più rappresentativi chiude l’intervento.

Alla fine degli interventi degli ospiti è stato presentato il progetto di visual storytelling del regista Gabriele Surdo, Yeast - Human Biodiversity: 400 testimonianze raccolte in 7 mesi di lavoro per raccontare la biodiversità e il collegamento tra le piante e l’uomo. Protagonista il territorio della Regione Puglia.


GEOPORTALE DELLA CULTURA ALIMENTARE
Il Geoportale della Cultura Alimentare (www.culturalimentare.beniculturali.it), nato con Expo2015 come progetto pilota del Ministero della Cultura, scaturisce dalla volontà di condividere in un’unica identità digitale gli archivi documentali presenti sul territorio nazionale connessi al cibo, con lo scopo di contribuire allo sviluppo dei territori su base turistico-culturale. Lo sviluppo del progetto è affidato all’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale che opera condividendo i valori della Convenzione UNESCO 2003 sui beni immateriali come patrimonio dell'umanità. Oggi i Beni Culturali Immateriali, e in particolare quelli Demoetnoantropologici, sono considerati un patrimonio fondamentale non solo per la conoscenza e la storia dell'uomo, ma anche un contributo alla crescita economica, in quanto vitale giacimento per lo sviluppo dei Territori: nel cibo si rispecchiano le identità dei popoli, i loro prodotti, saperi e tradizioni. Il futuro del Geoportale verte sull’implementazione di tale materiale unito alla continua ricerca d’archivi documentaristici.



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