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Geoportale della Cultura Alimentare.
Il patrimonio immateriale: strumenti e strategie di valorizzazione nella contemporaneità.
Nord e Sud, esperienze a confronto
Museo Etnografico dell’Alta Brianza

Galbiate (LC), 02/07/2022 - Sulle pendici del Monte Barro e affacciato sul Lago di Annone, in località Camporeso, si trova il Museo Etnografico dell’Alta Brianza, un centro di ricerca e di esposizione dedicato agli usi e ai costumi della Brianza collinare; qui storici e ricercatori si confrontano sul ruolo e l’importanza degli strumenti contemporanei di studio, racconto e trasmissione del patrimonio immateriale legato alla cultura alimentare.

Il Museo Etnografico dell’Alta Brianza rappresenta la nuova tappa del percorso tracciato dal Geoportale della Cultura Alimentare e la nuova occasione per raccontare e portare avanti l’importante iniziativa del Ministero della Cultura, che si propone di conservare la memoria collettiva attraverso la ricerca e la mappatura dei prodotti enogastronomici e delle tracce delle tradizioni e del saper fare del nostro Paese, anche nella prospettiva di contribuire in modo innovativo allo sviluppo territoriale.

La cultura alimentare è un bene fondamentale da salvaguardare e promuovere, nel rispetto dell’ecosistema e della memoria delle comunità, fulcro della valorizzazione del territorio: in questo senso si muove il Geoportale della Cultura Alimentare, il progetto promosso dall’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI), finanziato dal PON (Programma Operativo Nazionale) Cultura e Sviluppo, partito dalla Regione Basilicata e pronto ad accogliere l’Italia intera.

In questa prospettiva, giocano un ruolo fondamentale le Regioni, le Istituzioni locali e le singole comunità, per concertare in modo sinergico un grande coinvolgimento e racconto collettivo. Fare rete è il modo migliore per conservare la memoria da restituire alle future generazioni, per non dimenticare l’evoluzione della nostra cultura e, allo stesso tempo, valorizzare il suo straordinario Patrimonio culturale.

GeCA è il progetto che si propone di raccogliere questo vasto Patrimonio, espresso in materiali d’archivio e nuovi contenuti, realizzati anche attraverso le Micro-narrazioni, strumenti digitali privilegiati in questa fase di arricchimento, restyling e rinnovamento dell’esperienza digitale del portale.

Il Patrimonio Immateriale legato alla cultura alimentare è la mission condivisa che ha attivato il dialogo tra MEAB (Museo Etnografico dell'Alta Brianza), REBEL (Rete dei Musei e dei Beni Etnografici Lombardi), Parco Monte Barro e Regione Basilicata: il Geoportale della Cultura Alimentare è il terreno comune in cui converge questo obiettivo di tutela e valorizzazione.

L’incontro del prossimo 2 luglio è volto ad approfondire l’importanza nella contemporaneità della (ri)scoperta, rivitalizzazione e condivisione del patrimonio immateriale legato alla cultura alimentare, secondo uno spirito comunitario di tradizione ed eredità culturale, nel rispetto dell’ecosistema e della memoria popolare, fulcro della valorizzazione del luogo.  

Esperienze e studi del Nord e Sud Italia si confrontano in una regione, come la Lombardia, caratterizzata da modernità e progresso, ma al contempo attenta e sensibile alla valorizzazione contemporanea della sua tradizione.

Aprono la conferenza, i saluti istituzionali di Paola Golfari, Presidente del Parco Monte Barro e Massimo Pirovano, Direttore MEAB (Museo Etnografico dell'Alta Brianza) e Coordinatore REBEL (Rete dei Musei e dei Beni Etnografici Lombardi) e che modera l’intero incontro.

Focus della conferenza, l’intervento di Leandro Ventura, Direttore Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, il cui compito è quello di sensibilizzare l’attenzione pubblica sull’importanza della tutela e valorizzazione del Patrimonio Immateriale in qualità di memoria collettiva identificativa di ogni territorio; Angelo Boscarino, CEO BIA, pone l’attenzione sull’obiettivo di estendere il progetto pilota della Regione Basilicata su altri territori nazionali: una vera e propria “Call for partnership”, mirata al coinvolgimento dei territori e dei suoi stakeholders più rappresentativi in fatto di heritage enogastronomico locale, per rappresentare i valori dell’Italia, aprendosi anche a scenari globali.  

Seguono tre micro-narrazioni del GeCA: il culatello di Zibello, il peperone di Senise, l’arte della cesteria.

Nella seconda parte della conferenza saranno protagonisti gli interventi di Ferdinando Felice Mirizzi, Università della Basilicata, Dipartimento di Culture Europee e del Mediterraneo, che parlerà dei progetti di ricerca e valorizzazione del patrimonio immateriale enogastronomico in Basilicata; Massimo Pirovano, Direttore MEAB e Coordinatore REBEL, che esporrà il lavoro del Museo Etnografico dell’Alta Brianza per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio immateriale della cultura alimentare; Rosalba Negri, MEAB – REBEL, la quale presenterà una proposta per le scuole sulle culture alimentari, elaborata dalla Rete dei Musei Etnografici Lombardi.

Chiude la conferenza l’intervento di Agostina Lavagnino, D.G. Autonomia e Cultura, Valorizzazione del Patrimonio Immateriale, dell’Archivio di Etnografia e Storia Sociale (AESS) e degli Ecomusei: Buone pratiche di salvaguardia partecipata del patrimonio culturale immateriale.

Al termine della conferenza, segue un light lunch con i sapori locali e la possibilità di visitare il MEAB.


GEOPORTALE DELLA CULTURA ALIMENTARE
Il Geoportale della Cultura Alimentare (www.culturalimentare.beniculturali.it), nato con Expo2015 come progetto pilota del Ministero della Cultura, scaturisce dalla volontà di condividere in un’unica identità digitale gli archivi documentali presenti sul territorio nazionale connessi al cibo, con lo scopo di contribuire allo sviluppo dei territori su base turistico-culturale. Lo sviluppo del progetto è affidato all’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale che opera condividendo i valori della Convenzione UNESCO 2003 sui beni immateriali come patrimonio dell'umanità. Oggi i Beni Culturali Immateriali, e in particolare quelli Demoetnoantropologici, sono considerati un patrimonio fondamentale non solo per la conoscenza e la storia dell'uomo, ma anche un contributo alla crescita economica, in quanto vitale giacimento per lo sviluppo dei Territori: nel cibo si rispecchiano le identità dei popoli, i loro prodotti, saperi e tradizioni. Il futuro del Geoportale verte sull’implementazione di tale materiale unito alla continua ricerca d’archivi documentaristici.



Contatti per la stampa: SPOONGROUP
Silvia Sassone     Tel 0236595292     Email sassone@spoongroup.it
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